1983 - Maestrale, L'Asso la scopa ed il mazzo
L'autore, Giorgio Maestrale, abitante di un paese presso Caserta (così si deduce dalla sue parole), ci spiega quale è stata la genesi di questo libro: "... Sono stato un discreto giocatore di Poker ma poco sapevo di altri giochi e niente di tornei".
Ad un certo momento l'autore ed alcuni amici decidono di organizzare un torneo di scopone scientifico (inteso a 10 carte).
Il libro è dedicato agli amici Antonio, Gino, Giovanni e Nicola; ecco quanto racconta l'autore: "Eravamo tutti presi dal sacro fuoco: predisporre, organizzare, scrivere regolamenti, cercare tavolini, sedie ... tappeti verdi, fissare i tempi ... se prima o dopo il ferragosto, scegliere i premi per i vincitori. Eravamo andati in tre a Caserta per fare gli acquisti ... (sulla strada del ritorno) guidavo ad andatura sostenuta ... una frenata per salvare la vita ad un animaletto solitario, scendiamo a raccoglierlo ma il ricercato fugge in tutte le direzioni. Giovanni ha un'idea brillante: lo diamo come premio al Torneo di Scopone; si mette in caccia alla luce di un faro mobile ma il cucciolo ... si rifugia in un canale di scolo ... colmo di fieno ... Giovanni non ha esitazioni ... si tuffa nel fieno e ne risorge trionfante con fieno e preda tra le braccia: un bel cagnolino bianco e marrone. ... Giovanni si accorge di aver perso gli occhiali ... si ritorna indietro ... le ricerche si concluderanno felicemente verso la mezzanotte. Non dimenticherò mai più quella serata e mi ritorna la stessa sana allegria pensando a Giovanni e Nicola immersi nel fieno ... il battesimo del trovatello ... si chiamerà SCOPONE e costituirà la delizia del malcapitato vincitore (si rivelerà un autentico demonio)."
E conclude dicendo: "Ripensandoci, tutto è stato bello, tutto è servito a conoscerci meglio, a creare un legame in questa comunità che ... lo avverte oggi come ieri perchè è stata una parentesi lieta della sua vita ma soprattutto umana".
Ecco Maestrale coglie il vero spirito del nostro gioco, l'affratellamento ed il fare comunità, il desiderio di condividere insieme una passione.
Egli, prima di parlare di Scopone ci descrive la Scopa, con 3 carte per giocatore e 4 in tavola.
Questo testo va inserito tra i libri collaterali al gioco perchè accenna solo di sfuggita a qualche tema tecnico, dà molto più spazio alla organizzazione dei Tornei, al sistema di abbinamento, al regolamento ed include alcune tabelloni per la stesura della classifica.
Come accennato sopra lo Scopone di cui parla viene chiamato Scientifico, ma per gli organizzatori tale è il nome che danno alla versione a 10 carte; in considerazione che si stampa a Napoli e l’autore sta vicino a Caserta sembra una voce fuori dal coro in mezzo ai giocatori di Scopone a 9 carte; in realtà anche in tale zona questa variante è molto diffusa.
Il libro parla anche di Tressette, Terziglio, Poker, Ramino, Scala Quaranta, il tutto in 97 pagine.
Ecco il link al .pdf (incompleto): 1983 Maestrale, L'Asso la scopa ed il mazzo (9.4 MB)