2012 - Crosato Guerriero, Ma tu sai davvero giocare a Scopone ?
Una nuova uscita della Mursia ci permette di conoscere le idee sullo Scopone (a 10 carte) di Luigi Crosato ed Antonio Guerriero.
Li vediamo desiderosi di condividere l'amore per un gioco di carte che incanta e diffonde valori che giochi più moderni neppure adombrano.
Luigi Crosato ha collaborato con l'ASSEFA: nel 1993 ha contribuito alla nascita della sezione veronese.
L'Assefa è una associazione italo-indiana che si occupa di questa immensa nazione dell'ASIA.
Visitando il sito vediamo che il suo scopo è il sostegno a progetti gandhiani di sviluppo per l'autosufficienza dei contadini poveri del sud dell'India, potete visitarlo da qui www.assefaitalia.org
Egli è stato varie volte in India proprio per conoscere meglio la realtà di cui si occupa dall'Italia.
Il nostro amico Luigi ci spiega come è nato questo libro: "Da tanti anni un gruppo di amici si ritrova tutte le estati in un residence di Marcellina, frazione del comune di Santa Maria del Cedro, provincia di Cosenza, sulla costa tirrenica della Calabria settentrionale e passa gran parte del tempo a giocare a scopone (dieci carte) dovunque riesca a trovare un po' d'ombra, un tavolo e quattro sedie. Allora si organizzavano dei tornei di scopone che vedevano presenti più di 30 giocatori. Oggi siamo rimasti in sette o otto, ma in quattro giochiamo più spesso: Antonio (Guerriero) raramente è il mio compagno, di solito siamo accaniti avversari; il mio compagno si chiama Paolo, è un marchigiano che vive in Piemonte, bravissimo; il compagno di Antonio è un mio vecchio amico veronese, Piero. Seguendo l'antica tradizione, ogni partita è seguita da qualche minuto di sfottò. Il nostro libro finge che Guerriero ed io siamo compagni, e che, dopo una inusitata serie di vittorie, decidiamo di continuare lo sfottò con una lettera, nella quale facciamo risaltare la nostra bravura e le deficienze di uno dei nostri avversari: l'altro è troppo burbero e autoritario, perché qualcuno osi prenderlo in giro! Naturalmente, il Geppino cui è indirizzata la lettera non esiste: è un libro nato un po' per scherzo, senza alcuna pretesa di scientificità, nel quale Antonio e io abbiamo cercato di riversare qualcosa della nostra esperienza di giocatori, nulla di più."
Le cartuscelle, ci spiega Gigi, rappresentano (in dialetto napoletano) i pezzetti di carta e, per estensione, si riferiscono alle carte da gioco; le migliori cartuscelle sono le migliori giocate che si possono fare in determinate situazioni ed anche i giocatori capaci di vedere e realizzare quelle particolari giocate. Ci ricorda la canzone di Pino Daniele intitolata proprio "Carte e cartuscelle"; in essa le cartuscelle sono i foglietti di carta.
Nella foto di gruppo vediamo, da sinistra a destra: Antonio, Gino, Mattia (con gli occhiali), Antonio Guerriero, Paolo, Giovanni, Francesco, Piero e Gigi Crosato (con gli occhiali).
Il libro è accattivante e grazioso, spiega con semplicità alcuni concetti che rendono lo Scopone meno misterioso e sempre più facile da capirsi.
Ringraziamo Luigi Crosato e Antonio Guerriero per il libro che testimonia quanto il nostro bel gioco sia ancora vivo ed apprezzato in ogni parte d'Italia e per la foto di gruppo che li ritrae con gli amici
Essendo un libro recente non è possibile averlo come documento .pdf.
La Copertina è riprodotta qui sotto; il libro è in vendita nelle migliori librerie.