1981 - Lozupone, Il libro del Tressette
Il libro di Vitantonio Lozupone ha avuto l'approvazione incondizionata di Giampaolo Dossena, forse il maggior esperto di giochi in Italia, scomparso pochi anni fa. Trovate qualche cenno della sua vita in Wikipedia a questo link.
Nell'Indice, sotto inserito, potete vedere gli argomenti trattati che sono veramente tanti.
Per la storia si parla brevemente del Chitarrella, ma senza supporti documentali, quanto detto per le carte, il loro valore ed il modo di giocare, è noto a tutti i giocatori.
Dapprima viene trattato l'argomento del Buongioco, poi quello delle Poste, infine dell'Esame e messa a terra delle carte. Si passa poi a descrivere le regole per le Dichiarazioni; riguardo a quest ultime presenta quelle in uso a Napoli, mutuate appunto dal Chitarrella: busso, liscio, liscio lungo, piombo.
Esse vengono poi arricchite di altre convenzioni e significati: "faglio ad un palo" significa non aver carte ad un certo seme, "piombo" quando si gioca l'ultima carta di un seme che fa presa (carta sovrana), "sola" se la medesima ultima è soggetta ad altre carte ancora in gioco. Egli cita altre locuzioni utilizzate, come "fate uscire la napoletana" e "ribussate"; vengono poi citate quelle codificate dal Cimmaruta nel suo libro del 1929.
Lozupone è contrario all'eccessiva precisione: "Queste dichiarazioni precise si inseriscono nel principio che sulla dichiarazione non vi debbono esere dubbi; peraltro tolgono quel tanto di incertezza che pur deve esserci nel gioco". E prosegue, sempre stigmatizzando le dichiarazioni troppo parlanti: "Sono tutte dichiarazioni che sono contrarie alle seguenti norme che debbono valere nel gioco del Tressette: a) si deve far conoscere cosa si ha al palo che si gioca e quindi non è consentita ... dizione alcuna che possa far conoscere ciò che si ha negli altri pali - eccetto per il piombo; b) si deve rispettare l'autonomia di gioco del compagno, al quale non si può suggerire come giocare; c) è consentito palesare le condizioni del palo in cui si esce solo a colui che ha gioco e solo al momento in cui, ponendo a terra la carta, dà inizio alla battuta".
Chi scrive la pensa esattamente come Lozupone: sono assurde troppe dichiarazioni che costringono a decodificare l'informazione; ad esempio, in alcuni siti ove si gioca online, si codificano 33 (trentatrè !!) dichiarazioni. A questo punto tanto vale dire: "Ho il Tre con il Re e altre tre carte", almeno così non si costringe il socio e gli avversari ad esercizi mnemonici o chiromantici.
Passa poi ad illustrare gli Scarti, distinguendo tra quelli fatti sulle carte buone degli avversari o quelle del compagno, e subito dopo tratta della Risposta alla giocata del compagno.
Indice del libro pag. 222 | Indice del libro pag. 223 |
Nell'illustrazione delle varianti dapprima parla del Tressette con la chiamata del Tre, poi di quello con il Morto. In altri capitoli, come si può vedere dall'Indice, si sofferma su Terziglio, Mediatore, Quartiglio (o Quadrigliato), lasciando in apposito finale le altre varianti praticabili con un numero di giocatori diverso da 4 (da 4 sino a 8).
In definitiva un buon libro ma non molto approfondito per gli amanti del Tressette canonico.
Il libro ha avuto diverse edizioni, la prima è del 1981, una seconda del 1983 ed una quarta nel 1989; la copertina sotto è del 1998, probabilmente la quinta, non abbiamo però rintracciato informazioni più precise.