1957 - Marcaletti, Manuale dello Scopone
Giuseppe Marcaletti nasce a Ternate (VA) nel 1911 e scompare nel 2002.
Vive dapprima a Ternate, fino al 1942, abita poi a Varano Borghi (VA) fino al 1961, si trasferisce successivamente a Ponte San Pietro (BG) ed infine, nel 1999, si sposta a Gallarate (VA).
Ha una passione per il gioco dello Scopone, che nella sua terra viene chiamata semplicemente scopa; inoltre coltiva l’hobby della pittura, della poesia e della musica, suona il Flicorno Tenore, uno strumento che appartiene alla famiglia degli ottoni e talvolta dirige la banda del suo paese; cura anche il giardino e l'orto.
Insomma un tipo eclettico e simpatico. Manifesta il suo amore lo Scopone illustrando alcuni principi del gioco e criticando Chitarrella per alcune regole: un vero andare controcorrente a quei tempi; Saracino doveva ancora scrivere il suo libro.
Firma il suo documento come Mufin, perché nel Varesotto le famiglie Marcaletti erano (e sono) tante: così per riconoscerle venivano affibbiati dei soprannomi; con questo nick firmava tutte le sue opere: poesie, quadri, e scritti.
Il manualetto viene scritto su sollecitazione del professor Stadera che lo pubblica su Virgola, rivista trimestrale pubblicata negli anni 1957-60 a Cazzago Brabbia, e da lui diretta.
Andiamo ora a leggere la composizione del nostro Marcaletti, eccone l’Introduzione:
“Per giocare allo scopone sono indispensabili un mazzo di carte e quattro giocatori. Quando si è in cinque uno non partecipa al giuoco; sta a guardare, segna i punti e aiuta a bere. E' questi il cosiddetto gentiluomo. Molti giocatori, che non sono affatto gentiluomini, vogliono sempre imporre il loro modo di giocare all'alleato, detto anche compagno. Urlano, imprecano, fanno considerazioni sbagliate, si danno delle arie. Si dice, a ragione, che questi giocatori appartengono alla categoria dei mariti sempre sottomessi alla volontà della moglie e che, non potendo alzare la voce in casa, alzano volentieri la voce ed il bicchiere all'osteria. Il giocatore di scopone deve sforzarsi di stare in silenzio, almeno fino alla fine della mano”.
Accidenti una fotografia realistica che anche oggi ben ritrae certe persone !
Ringraziamo il figlio Antonio per le notizie sul padre, per averci fatto conoscere quanto scritto dal genitore e per il suo consenso a ricordarlo sulle pagine Web del nostro sito.
Se volete leggere il Manuale cliccate qui : 1957 Marcaletti Manuale dello Scopone (1.37 MB)