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Agostino Guardamagna

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Agostino Guardamagna nasce a Genova nel 1937: i suoi genitori non sono di Genova ma è qui che il padre Virgilio, dopo aver fondato una fabbrica di torrone e cioccolato a Voghera, avvia un  esperimento che oggi diremmo di franchising. Siamo nel periodo tra le due guerre e Virgilio aveva conosciuto una incantevole ragazza marsigliese,  Marie Bersano, con cui fare questo esperimento, allora molto all’avanguardia.
Marie diviene poi sua sposa e dal loro amore nascono due figli: Agostino ed Enea; se desiderate conoscere alcuni curiosi aneddoti sulla loro famiglia leggete il romanzo Gente di Bertoldo pubblicato da Camuzzi (Selezione Reader’s Digest) nel 2006, autore il nostro Agostino.

Compie gli studi superiori al liceo classico nel Collegio Rosmini di Domodossola, poi, dopo il diploma, si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Pavia ove si laurea, a pieni voti, nel 1959, a soli 22 anni.
Dopo la laurea entra a far parte dello Studio De Longhi e Mazzola, prestigioso studio professionale, molto famoso a Milano già  dagli anni '50.
Agostino Guardamagna alla finestra, luglio 2011L'anno prima aveva conosciuto Emilia che sposa nel 1965: dal loro amore nascono Davide e Maria Laura che poi seguiranno le orme del padre; oggi Emilia ed Agostino sono nonni di quattro nipoti di età compresa tra gli 8 ed i 13 anni.

Facciamo un passo indietro: da bambino, durante la guerra si sposta con la famiglia da Genova a Retorbido (PV) per evitare i bombardamenti degli alleati: qui impara a giocare a Scopone che diventa, da subito, una vera passione per il futuro avvocato.
I primi anni di vita professionale lo vedono frequentare, assieme ad altri neolaureati in legge, la mensa dell'Università Bocconi: qui ci si poteva sfamare per poche lire, con ottimo cibo e porzioni abbondanti.
Curiosamente nota un giovane sindacalista, squattrinato come tutti i ragazzi che lì si ritrovavano, che mangiava degli enormi piatti di pastasciutta mostrando notevole soddisfazione: era Bettino Craxi. Dopo il pranzo alcuni di loro prendono il caffè al vicino Bar Versa di Angelo Cicuti; anche egli proveniva  dall'Oltrepo Pavese. C'era una notevole differenza di età tra Cicuti e Guardamagna ma l'amore per il gioco di carte fa sì che divengono buoni amici e spesso fanno coppia per una partita a Scopone o  Scopa d'Assi.

Passano gli anni, il nostro Agostino diventa esperto di Diritto Civile, Commerciale e Societario; ma si afferma pure nel mondo del Diritto sportivo ove ricopre alcuni incarichi istituzionali nell'ambito delle Federazioni sportive. Sulla scorta della sua esperienza arriva a curare,  per la UTET, l'opera Diritto dello sport - Profili penali.

Ma lo Scopone fa parte della sua vita; le partite con Angelo Cicuti sono all'ordine del giorno, altrettanto le discussioni a fine partita: Cicuti era un grande matematico e Guardamagna lo giudica il migliore giocatore che abbia mai  conosciuto; ma, come tanti giocatori di Scopone, era cocciuto e spesso polemico.
Un giorno nasce un accesa discussione sull'opportunità di una certa giocata; casualmente lo stesso giorno Agostino ascolta alla radio un'intervista fatta a Giovanni Saracino, avvocato di Bari che da poco aveva pubblicato con Mursia un libro sullo scopone (1963 la prima edizione, nel 1976 la 5^ edizione); subito egli acquista il libro e rintraccia degli esempi in cui viene rappresentata la situazione che aveva originato la discussione.
Contento di poter vantare un autorevole conferma per la sua tesi corre a sbandierarlo sotto gli occhi di Cicuti. " ... il quale livido mi chiede il libro in prestito. Quando, pochi giorni dopo, mi ripresento al bar, Cicuti mi attendeva al varco con occhio luciferino "Caro avvocato - mi apostrofò - venga un po' qua che dobbiamo fare due chiacchere. Deve sapere che il suo Saracino non solo ha torto marcio sulla nostra questione ma scrive altre cose non del tutto corrette".
Le parole sono del nostro amico Agostino: Saracino nelle sue scelte non aveva considerato il calcolo delle probabilità, Guardamagna  si convince che Cicuti aveva ragione e la cosa non poteva finire lì. Allora indirizza al suo collega di Bari una lunga lettera ed espone le loro obiezioni: Saracino, persona amabilissima, telefona per riconoscere i suoi errori e manifesta il desiderio di scrivere una nuova edizione del suo libro con la loro collaborazione; purtroppo il progetto non decolla perché Saracino scompare, aggredito da un male incurabile.
Tutto ciò lo sappiamo già dalla Prefazione ma qui abbiamo qualche particolare in più: Cicuti a quel punto decide che comunque loro due avrebbero dovuto scrivere un nuovo libro.
Guardamagna nicchia perché la sua un'attività professionale era già molto impegnativa, ma Cicuti non molla e ... il risultato è sotto i vostri occhi.

La pubblicazione di questo libro avviene in un momento di particolare diffusione dello Scopone: si tenevano due Campionati Italiani, si disputavano tornei in tutta Italia, personaggi famosi dichiaravano la loro passione per questo gioco: tra i vari nomi la cantante Mina e Sandro Ciotti, indimenticabile radiocronista di Tutto il calcio minuto per minuto.
Ogni settimana i 2 autori tengono una rubrica sull'Europeo sul gioco.
In quel periodo Mondadori chiede a Mario Soldati e Maurizio Corgnati di scrivere un libro sull'argomento: la relativa recensione la trovate al link sopra.
Corgnati scrive la parte tecnica ma utilizza situazioni di gioco già descritte dal libro di Guardamagna e Cicuti: però non cita la fonte.
Poichè tra Guardamagna e Soldati i rapporti sono ottimi, l'avvocato si diverte a stuzzicare lo scrittore che1984 Cicuti Guardamagna Copertina del libro  Scopa Assi riconosce il torto fatto dal suo coautore; così Soldati desidera fare ammenda e scrive una mirabile prefazione al libro sulla Scopa d'Assi che stava per andare in stampa. Infine festeggiano il tutto con un'indimenticabile giro di Scopone a casa dell'avvocato, al quale partecipa anche Fabio Capello.

Presto, a fine novembre 2013, Agostino Guardamagna presenterà il suo libro (scritto in collaborazione con i figli Davide e Maria Laura) alla libreria Mondadori di Milano "Lineamenti istituzionali di Diritto dello Sport" pubblicato da Fadia Edizioni, con le presentazioni di Fabio Capello e del prof. Francesco Camilletti: "Quando conobbi Guardamagna, tanti anni fa, il Diritto allo Sport era una sorta di oggetto misterioso" scrive Fabio Capello, grande allenatore di Milan, Roma, Real Madrid e Juventus tra le varie squadre da lui guidate.

Dopo tanti anni di vita a Milano ed in Lombardia Agostino Guardamagna, pur mantenendo la famiglia a Retorbido, torna molto spesso a Santo Stefano al mare, sulla riviera di ponente, circa 12 km. da Sanremo, per respirare l'aria di mare che ha caratterizzato la sua infanzia e ripercorrendo le strade della Liguria, regione in cui vivono anche oggi alcuni dei più bravi giocatori di Scopone.
Ringraziamo l'avvocato per le sue notizie e gli inediti episodi che ci ha fatto conoscere.

Agostino Guardamagna nel suo studio, luglio 2011