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Marco Vignudelli

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Marco Vignudelli nasce nel 1956 a Follo (SP), comune di circa 7000 abitanti.
Suo padre, Mario, è emiliano di Nonantola (MO) e sposa Rina: dal loro matrimonio nascono Marco e Stefano, nel 1965.
Durante la seconda guerra mondiale il padre combatte come partigiano, in prima linea, nelle battaglie della Resistenza che interessano il territorio della provincia spezzina: la stessa  otterrà poi la medaglia d'oro per l'impegno ed il sacrificio dei suoi cittadini.
 
Enrico e Marco Vignudelli sul podio di Sabaudia 2013, con loro Franco Montefiori, Umberto Torre, Ivana trentiniMarco compie i suoi studi superiori nel Liceo Scientifico e prende la maturità nel 1969; si sposa nel 1985 con Rita, l'anno successivo dal loro amore nasce Giacomo.
Il fratello Stefano diventa ingegnere elettronico e lavora presso il CNR di Pisa.

Appassionato sin da ragazzo di Politica e di Scopone diventa sindaco a Follo non ancora 30enne: la cosa dura dal 1985 al 2004; un record di durata, un solido esempio di buona amministrazione, onestà e concretezza.
Il nome Follo compare in un documento del 1197, alcuni scritti medioevali lo fanno derivare dalla parola "fola" ossia "riserva di caccia": probabilmente il territorio follese era la riserva di caccia della famiglia degli Estensi.
Follo ed il suo territorio fanno parte del Parco naturale regionale di Montemarcello-Magra (nato dall'unione del Parco fluviale della Magra con l'Area protetta di Montemarcello); ricco di acque (il torrente Durasca a sud, il torrente Graveglia a nord) esso confina con il fiume Vara ad ovest: la maggior parte delle frazioni sono poste sulle pendici delle colline retrostanti la vallata di questo fiume.

Lasciata la carica di Sindaco Marco entra, nel 2005, all'Ente Provincia ove viene nominato Assessore alla Caccia poi all'Organizzazione, ed infine al Personale, qui rimane sino al 2010; in seguito va a lavorare alla Confartigianato di La Spezia ove diventa funzionario, occupandosi di finanziamenti alle imprese artigiane; tra le sue attività esercita anche la libera professione nella Amministrazione e Gestione  di immobili.
Entra nel Consiglio di Amministrazione della ACAM, ditta nata nel 1907 come AMGA che ha avuto diverse trasformazioni: oggi viene definita una Multiutility che si occupa di vari servizi legati all'Acqua, all'Energia ed ai Rifiuti.
Giacomo, nel frattempo, dà ai genitori tante soddisfazioni: si laurea alla Bocconi di Milano e trova lavoro a Londra nel mondo della finanza.

Il nostro amico sin da giovane ama i giochi di carte, Scopone e Bridge in primis; i primi passi per lo Scopone li fa presso il Circolo di Follo: timido ed inesperto riceve molte tirate d'orecchie per le giocate sbagliate; frequenta i vari tornei ma stenta ad affermarsi: viene quasi preso dal desiderio di mollare.
Decide però di proseguire con tenacia e determinazione: in particolare ricorda il suo primo torneo di scopone fatto a Palinuro, nel 1996, per i 350 scalini fatti per raggiungere la spiaggia e il mare: qui gioca con Barbieri ed arriva in finale; commette un errore clamoroso contro la coppia Gallo-Spetrini; Barbieri lancia un urlo che viene sentito sin dalla spiaggia, l'errore gli costa però vari posti nella classifica finale. Oggi non si contano i trofei che colleziona, sia in coppia sia a squadre.
Ora vanta un primato: dal 2000, anno in cui fu fondata la Federazione di Scopone, è il primo Presidente ad essere del Nord Italia.
Nel suo discorso del 15 marzo, nell'Assemblea che lo ha designato tale, si pone l'obiettivo di proseguire con il massimo impegno l'attività della FIGS partendo dai risultati positivi dei suoi predecessori, Sebastiano Di Paolo e Lucia Correale.
Afferma di voler lavorare con il Consiglio come una squadra in cui coralità, armonia, collaborazione e reciproca fiducia siano i principi cardine. Vuole utilizzare tutte le nuove tecnologie (Posta, Social Network ecc) per comunicare con tanti giocatori, ascoltando il loro pensiero ed i loro suggerimenti, auspicando di ricevere tante proposte per allargare sempre di più il numero degli appassionati del gioco, superando i limiti attuali.
Tutto ciò anche cercando nuove formule, nuove idee, per valorizzare sempre di più la FIGS.
Uno dei suoi pallini è quello di proporre forme di collaborazione con la UIGC, Federazione che raggruppa i giocatori del Nord Italia, e la FSGS, svizzera e molto ben partecipata.
E' convinto che per fare tutto questo non basti l'azione di una sola persona ma serva l'impegno di tutti.



CARO MARCO CERTAMENTE HAI AVUTO TUTTA LA NOSTRA APPROVAZIONE E TI AIUTEREMO CON UNA COLLABORAZIONE SEMPRE CONVINTA ED ATTIVA