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2013 - La Storia dello Scopone: leggende e realtà

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Questo libro nasce per iniziativa di due persone del Consiglio Direttivo della FIGS nel luglio 2007: Sebastiano Di Paolo, Presidente, e Rino Valandro, Consigliere; la proposta viene subito accolta con favore da tutto il Consiglio con la convinzione che, attraverso questo testo, si possa far conoscere meglio lo Scopone e trarre nuova linfa per accrescere il numero degli appassionati del gioco.

Per cercare di arrivare a conoscerne la storia e cogliere lo stato dell'arte, passando per tutti i sentieri, noti e meno noti, ma comunque attinenti lo Scopone, si è iniziata, dall'autunno dello stesso anno, una ricerca che, come tutte le ricerche, non è certamente terminata ma ha permesso di fotografare e mettere a fuoco, con un buon obiettivo, alcuni aspetti: quando sia nato il gioco, in che luogo, i tempi della sua diffusione in Italia, come e dove venga oggi praticato: questi in primis gli argomenti inquadrati e trattati nel libro.

Ecco alcuni commenti delle persone che l'hanno letto, a questo link


2013 StoriaScopone FrontespizioLa Storia dello Scopone si compone di due parti, precedute da un antefatto.
L'antefatto tratta della nascita della carta e delle carte da gioco, spazia poi sui giochi di carte, individuando i predecessori dello Scopone.
La prima parte tratta della nascita del gioco, del mistero Chitarrella, dei libri e dei personaggi di cultura amanti del gioco.
La seconda parte, territoriale, racconta delle Organizzazioni esistenti, Figs e Uigc in Italia, Fsgs in Svizzera: tutte hanno collaborato all'opera con foto e documenti; racconta della loro rete territoriale, di testimonianze regione per regione; segue poi la descrizione di molti tornei memorabili a partire da quello di Sanremo del 1936 sino ai nostri giorni.

Dello Scopone qualcuno dice che è nato nel Medioevo, che è stato creato da Chitarrella, che era già diffuso ai suoi tempi in Italia e così via.
In realtà nel Medioevo le carte da gioco non erano così diffuse, la nascita della carta avviene dopo l'anno 1000 d.C. (più o meno), la prima cartiera nasce in Spagna nel 1151, in Italia le prime cartiere sono del 1235 in Liguria. La nascita delle carte da gioco avviene in Cina intorno al 1100 d.C.; la loro diffusione in Europa passa per il mondo arabo (Persia ed Egitto, in primis) e da qui raggiungono la Spagna e poi l'Italia, ma c'è un salto di almeno 200 anni.
Il più antico mazzo di carte che si conosca, molto simile al nostro, è conservato al Topkapi Sarayi Museum di Istanbul e risale al XIV° secolo.
I documenti più antichi che si riferiscono alle carte da gioco in Europa spaziano dal 1337 (Marsiglia) al 1376-77 (Firenze, Basilea).
Il mazzo di carte italiano più antico che si conosca viene datato attorno al 1400.
La popolarità delle carte da gioco, e dei relativi giochi, passa attraverso l'invenzione della stampa a caratteri mobili di Guttenberg (anno 1455 circa) ed alla relativa economicità dei mazzi ottenuti con questo processo.

Bisogna anche tener presente la guerra che la Chiesa, in tutto quel periodo, fece alle carte stesse ritenute strumento del diavolo, il che certamente non favoriva la loro diffusione.
Una volta superato il problema economico e, in parte, quello ecclesiastico, i mazzi di carte riuscirono a farsi largo tra la popolazione di ogni ceto ed età; esse, nei giochi che allora si facevano, presero il posto dei dadi e del domino; ma siamo già alla fine del Medioevo.
La Primiera, gioco ritenuto, a torto o a ragione, progenitore dello Scopone, ha le sue prime tracce attorno al 1500, certamente lo Scopone viene molto dopo.
Tutto quanto precedentemente sintetizzato è trattato con abbondanza di particolari e citazioni di fonti che permettono di rendersi conto di ciò che appare come verità documentabile.

Il fatto che la creazione del gioco sia stata attribuita a Chitarrella, nel 1750, è un altra leggenda avallata in maniera acritica da troppi autori.1855 Nobile Del giuoco dello Scopone  Il libro più antico che esiste sullo Scopone è del 1855, l'autore della Storia ha avuto la fortuna di trovare un originale a 10 Km dalla propria abitazione: se ne conoscono due in tutta Italia, un terzo è stato venduto nel novembre 2011 ad un medico napoletano residente in USA da una libreria antiquaria di Napoli.
L'autore è anonimo, ma si sa che fu Antonio Capecelatro, funzionario pubblico a Napoli: si ringrazia Franco Pratesi per tale informazione.
L'editore, Gaetano Nobile, sempre napoletano, afferma che solo lo Scopone, fino a quel momento, mancava di un codice: lacuna che egli intendeva colmare con quella pubblicazione.
L'ipotesi e le affermazioni dell'editore sulla nascita e sulla non esistenza di un manoscritto antecedente, formulate in quell'epoca ed in quei luoghi, sono certamente molto più attendibili di quelle fatte 50 o più anni dopo.
Sullo scopone, dopo questo del 1855, viene pubblicato un libro da Luigi Chiurazzi nel 1895.1895 Chiurazzi Codice Scopone Nulla esiste nel periodo intermedio: Chiurazzi conosce il libro di Capecelatro, egli stesso aveva pubblicato precedentemente un Chitarrella tradotto in napoletano (1866) ed altre successive ristampe ed edizioni, ma nessun riferimento fa al gioco dello Scopone nelle sue pubblicazioni prima di questo anno, cioè, come già detto, il 1895.
Ad oggi l’edizione più antica che reca il cosiddetto manoscritto di Chitarella sullo Scopone in latino, italiano e napoletano, è l’Edizione Moneta, addirittura del 1937 !!!
Di questo testo fu dato un esemplare a tutti i partecipanti al Torneo di Sanremo del dicembre 1936. Come è noto Chitarrella è accreditato di un codice su Mediatore e Tressette, ma del Chitarrella scoponistico non si ha traccia sino ai primi del 1900, quindi dopo il testo di Chiurazzi.
1936 Chitarrella Moneta SanremoLa Storia dello Scopone, qui sintetizzata, riporta tantissimi libretti di Chitarrella, dal 1840 in poi, senza che si trovi qualche traccia dello Scopone. Potete trovarne un elenco completo nella Biblioteca Figs, alla sezione relativa; gli utenti che lo desiderano possono anche scaricare il documento in .pdf.
Tutte queste affermazioni sono tratte da parecchi documenti d'epoca, tutte le fonti sono citate e, chi legge, potrà rendersi conto che esse corrispondono alla verità oggi documentabile.

Una volta sgombrato il campo da certe illazioni la Storia recensisce tantissimi libri sullo Scopone: ne sono citati più di 40, senza tener conto di ristampe ed edizioni successive; anche questi sono elencati e scaricabili nella relativa sezione della Biblioteca Figs.
Segue l'individuazione di altri opuscoli e documenti sul gioco, magari scritti a macchina, censiti a latere di quelli descritti prima, essi sono referenziati nella sezione Opuscoli.
La lettura di questo capitolo sui libri è illuminante per chi ama il gioco così come serve a capire quante persone si siano cimentate, non sempre in modo originale, con l'argomento.

Segue un capitolo su diversi personaggi di Cultura che amarono lo Scopone:  per ognuno di essi viene inserita una breve biografia,  sono citati curiosi episodi che li riguardano e ne svelano l'amore per il gioco. Si parte dalla citazione di Antonio Gramsci che ci ha lasciato una feroce critica al gioco, ma, nel periodo del suo confino ad Ustica, sembra riconciliarsi con esso.
Si parla di poeti, di musicisti e tenori, di letterati, di pittori, di professori universitari: Carducci, Mascagni, Soldati, Guttuso vi compaiono assieme ad altre persone di ingegno e cultura. La galleria è ulteriormente allungabile e non è detto che, in futuro, non venga fatto.

La seconda parte presenta le Organizzazioni Nazionali, italiane (Figs e Uigc) e svizzera (Fsgs), e compie un Viaggio nell'Italia dello Scopone che tocca tutte le regioni, proprio tutte, rende note le Associazioni territoriali che ad oggi esistono e racconta tante testimonianze di tantissime persone che hanno collaborato con entusiasmo a questo tour.
Mascagni testimonial del Torneo di Sanremo 1938, Studio Fotografico Moreschi di Antonelli & Moreschi di SanremoSi arriva poi a descrivere alcuni tornei memorabili: da quelli di Sanremo 1936 e 1938, ai Tornei di Stampa Sera degli anni '80; si illustrano poi i Campionati italiani Figs ed Uigc e quelli della Fsgs, sino ad alcuni svoltisi in tempi abbastanza recenti.
Una riflessione sul futuro del gioco conclude le 306 pagine di testo; il tutto è inframmezzato da circa 350 immagini, perlopiù a colori, che rendono più scorrevole la lettura: foto, copertine di libri, scansioni di documenti antichi e moderni, vignette umoristiche; vengono citate più di 700 persone a vario titolo, la Bibliografia si compone di circa 200 pubblicazioni
Chi desidera consultare l'indice del libro può accedervi tramite questo link:  2013 Storia Scopone Indice
La Presentazione fatta al libro da Sebastiano Di Paolo, Quirino Valandro  e Girolamo Zorli la trovate qui:  2013 Storia Scopone Presentazione
Infine la Prefazione con il Piano del Percorso in merito ai vari argomenti trattati si trova:  2013 Storia Scopone Prefazione e Percorso

Per la stesura di questo testo vanno ringraziate tantissime persone. In particolare però è giusto citare:
Franco Pratesi, di Firenze
Girolamo Zorli, di Bagnacavallo (RA)
Sergio Giannini, di Santo Stefano di Magra (SP)
Stefano Grilli, di Castelferretti (AN)
Alfio Leotta, di Ancona
Domenico Starna, di Roma
Alfredo Moreschi, di Sanremo (IM)
Michele Giacone, di Asti

Leggendo il libro potrete verificare quanto importante ed indispensabile sia stato il loro aiuto.

Ce ne sono però moltissimi altri: sono tutti citati e ringraziati nel libro, uno per uno, là dove il loro contributo è approdato nel testo scritto.

Infine, last but not the least, si ringraziano gli sponsor che, con il loro contributo economico, hanno permesso di coprire le spese della ricerca e l'acquisto di documenti e libri antichi in originale.
Li potete vedere cliccando qui.
Grazie a voi tutti !!!

L'autore

2013 StoriaScopone Copertina