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Luigi Ferrari

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Il nostro amico nasce in quel di Santo Stefano di Magra (SP) nel 1923.
Già dai primi giorni faceva dei segni strani con le manine: ne apriva una lasciando il pollice chiuso, quasi a segnare un 4 e poi faceva una cosa  analoga con l'altra mano: 4 e 8.
I genitori non lo sapevano ma già il futuro ingegnere si cimentava nel mistero del 48 che, come tutti i giocatori di scopone sanno, si riferisce alla possibilità di conoscere le carte in mano ai vari contendenti specialmente nelle ultime giocate di una smazzata.

Ferrari Luigi con Giovanna, a destra Giovanni Gritti, 2007La sua vocazione era già segnata e le partite che vedeva giocare dallo zio materno Ottavio, già nell'infanzia, lo indirizzarono senza possibilità di cambio rotta al nobile gioco.

Il rispetto e l'obbedienza al padre si concretizza con il primo impiego alla TERNI, ove anche il genitore lavorava,  nel 1938: qui resta 5 anni; amava lo studio ma le necessità del tempo - e la guerra - fecero il resto.
Il servizio militare lo vede arruolato dal 1943 al 1946 e lo porta ... indovinate dove ??? A Napoli naturalmente dove arriva dopo la prigionia d'Africa, ai Laghi Amari, presso il canale di Suez, in Egitto (Ismailia).
A Napoli conosce un emerito rappresentante della specie del Chitarrella: già da allora all'anonimo Chitarrella si attribuiva la redazione di un trattatello in latino maccheronico sullo Scopone. Non era vero ma il nostro amico Luigi ed il suo referente, il suonatore di violino, cantavano lo spartito che tutti ritenevano veritiero; questi particolari potete leggerli sul suo libro ed anche su La Storia dello Scopone. Leggende e realtà, stampato a dicembre 2013.
Terminato il militare riprende gli studi e si laurea, nel 1955,  a Pisa in Ingegneria Elettrotecnica.
Del resto come faremmo a chiamarlo l'ING se non fosse laureato ?
Lo vediamo subito in qualità di progettista free-lance, entrare poi alla CGE di Milano, azienda che si occupa di elettricità, e successivamente alla Metalli Preziosi, ditta che ne esalta le capacità manageriali; infine arriva ad essere Dirigente alla Sit-Siemens, sempre a Milano, più o meno nel 1961.

Ma prima, nel 1956, sposa la stupenda Giovanna, la donna della sua vita, che lo accompagna ancor oggi nel suo, sempre effervescente, cammino.Ferrari alla scrivania, 2010

La sua vita è costellata di lavoro e di partite a carte ma la ricerca del gioco segna per lui un momento di indispensabile relax quando, negli anni '70 vive in quella azienda la triste vicenda legata al terrorismo ed alle Brigate Rosse.
In una notte di dicembre del 1973 ignoti ritengono di dargli un avvertimento e fanno bruciare la sua auto, una Citroen Maserati, proprio sotto casa, a Santo Stefano di Magra: le fiamme arrivavano al primo piano !
Ma sappiamo come è andata a finire: Luigi non si è fatto intimorire ed ha proseguito il suo lavoro con la stessa serietà e determinazione che aveva sempre dimostrato.

Dal 1981, anno della pensione, dedica la sua vita a numerose iniziative ed al gioco dello Scopone in particolare.
Pubblica due libri che raccontano tutto della sua vita  e del suo amore per il gioco.
Ferrari - L'etica dello Scopone, 2003Li trovate recensiti entrambi nella Storia dello Scopone: leggende e realtà ed anche nella nostra Biblioteca: L'Etica dello Scopone e Lo Scopone strumento di cultura.
In essi il Ferrari nazionale stigmatizza la pessima abitudine delle segnalazioni illecite che snaturano e sviliscono la bellezza del gioco. “… un gioco (lo scopone) che è stato significativamente incompreso ed ancor più colpevolmente praticato … da parte di coloro che dovrebbero, invece, esserne i più affezionati cultori. Gli specifici valori didattici, i logici richiami etici … vengono sistematicamente dispersi e frustrati con la strumentalizzazione della comunicazione illecita …”.
Ed ancora  “Il linguaggio del gioco (parlato delle carte) non si può bypassare tramite artifizi comunicativi in codice segreto. Questo è un tradimento che svilisce e impoverisce il gioco”.Ferrari - Lo Scopone strumento di cultura, 2007 Le formule che egli descrive ed i finali, legati a particolari stati del 48, sono degni dell'antologia del gioco e nessuno, tra i giocatori o scrittori, è riuscito a teorizzare un così ampio ventaglio di situazioni pericolose ed a rischio per mazzieri ed avversari. Lo studio da parte dei neofiti dovrebbe essere obbligatorio come l'abbecedario della scuola di una volta.
Prima o poi su questo sito troverete un programa eseguibile che permetterà di valutare l'Equazione di Bilancio ed applicarla ad una partita dal vivo.

Le sue molteplici iniziative dimostrano che l'età per lui è solo una espressione numerica, non anagrafica: se desiderate interrogarlo sulle sue teorie scoponistiche riflettete prima sul fatto che, certamente, vi terrà impegnati full time e full attention ad ascoltare le immancabili spiegazioni.
Le foto lo ritraggono, nel 2007, insieme alla moglie Giovanna alla Trigola, accanto a lui un amico di Ancona e Giovanni Gritti, allora Presidente ANAC; poi alla sua scrivania nel 2010, là dove pensa e scrive; l'ultima, scattata nell'agosto 2011, davanti a La Casa del Pusigno, locale inaugurato nel 2010,  dove offre manicaretti ai suoi clienti e dove pure realizza la sua idea di un Club del 48, aperto a tutti e frequentato dagli amanti del gioco: lo vediamo con Franco Montefiori ed il solito amico marchigiano, alla sua scomparsa il locale è stato chiuso.
Complimenti ingegnere, per la verve e quanto hai fatto, detto e concretizzato per il gioco dello Scopone !!!
Purtroppo ci hai lasciati alla fine di Agosto 2012: hai raggiunto il Paradiso dei Giocatori.
Un abbraccio a te AMICO CARO e MAESTRO !

A febbraio 2017 la amatissima moglie Giovanna lo ha raggiunto, le sue due sorelle sono morte centenarie, lei voleva raggiungere prima il marito !!
Se qualcuno desidera i suoi libri può chiederli tramite il Gestore del sito
Sarà richiesto solo un modesto contributo di 5€ per la spedizione: il libro ha il suo peso ... anche cartaceo !!!

 

Ferrari davanti al locale La Casa del Pusigno, 2011