F.I.G.S.

Federazione Italiana Gioco Scopone

Get Adobe Flash player

Translate

Italian Arabic Chinese (Simplified) English French German Japanese Korean Russian Spanish

Galleria Fotografica

Link Consigliati

 

Logo AAR Ricciardelli

Contrada ( AV ) Italia
Tel 0825 - 674371
Fax 0825-674370
 

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 villanicalce

Da oltre cinquanta anni
una significativa
presenza nel settore edile

 

Questo spazio è riservato ad aziende amiche e sponsor della FIGS

Visitors Counter

0000000000
IP:44.203.219.117
Logged In Users -
Guests -
Now Online
-
Errore
  • Table '.\federazionescoponej15\j25_vvisitcounter' is marked as crashed and should be repaired SQL=SELECT count( * ) AS records, MAX( id ) AS max FROM j25_vvisitcounter
  • Table '.\federazionescoponej15\j25_vvisitcounter' is marked as crashed and should be repaired SQL=SELECT COUNT(*) FROM j25_vvisitcounter WHERE tm BETWEEN UNIX_TIMESTAMP(DATE_FORMAT(NOW(), "%Y-%m-01")) AND UNIX_TIMESTAMP(DATE_FORMAT(NOW(), "%Y-%m-01") + INTERVAL 1 MONTH)

Riccardo Di Giulio Cesare

Valutazione attuale:  / 3
ScarsoOttimo 

Riccardo Di Giulio Cesare nasce a Napoli il 21 maggio 1929.
E' un ragazzo molto studioso ma, alla vigilia di laurearsi in Architettura,  scompare prematuramente il padre; ciò lo costringe a lavorare subito; arriva ad essere esercente cinematografico e riesce a costruirsi una buona posizione.
Lavora giorno e notte, così dice la signora Rita, che sposa nell'ottobre del 1958; nascono due figli Donatella ed Antonio.
Ama tantissimo Capri e raccoglie ogni pezzo e libro, possibilmente antico e raro, con riferimento all’isola.
Da sempre coltiva una grande passione: il gioco dello Scopone; assieme all’amico del cuore Ermète miete coppe e medaglie che oggi fanno bella mostra nella sua casa.
Riccardo di Giulio con la moglie Rita e Sebastiano Di Paolo, dietro è visibile la sua libreriaDello Scopone raccoglie tutto quello che può, consulta i testi delle varie Biblioteche di Napoli e si fa fare copie dei manoscritti del Chitarrella che riesce a trovare; cerca non solo a Napoli, ma anche a Firenze e Milano.
La sua grande collezione di libri e documenti permette di iniziare la ricerca che poi è sfociata nel libro di Storia sullo Scopone.
Nella foto accanto è ritratto con la consorte Rita e Sebastiano Di Paolo, nella sua casa di Napoli: dietro si intravade la libreria con tutti i libri e libretti collezionati sul gioco.

Secondo Riccardo lo Scopone è patrimonio etno antropologico ed assimilabile ad un bene culturale da conservare e difendere; per farlo riconoscere come tale si prodiga moltissimo. Egli ha scritto diversi articoli su giornali locali; in un secondo momento li ha raggruppati un un Opuscolo che trovate nella Biblioteca Figs, nella Sezione Opuscoli ed altre pubblicazioni; per vedere direttamente la produzione del nostro amico cliccate qui.
Purtroppo è venuto a mancare nel febbraio 2008.

Ai primi di gennaio 2010 si è tenuto a Roma un Torneo commemorativo a lui intitolato; in questa occasione è stata donata una targa alla signora Rita ed alla figlia Donatella. Ecco la signora Rita, sua consorte, in una foto scattata all’interno dell’Hotel Ambasciatori Palace con la targa che reca la scritta: “A Riccardo Di Giulio Cesare, maestro di vita e di gioco, ha trasferito al gioco dello scopone lo stile e la classe di un vivere intenso ed elevato culturalmente e moralmente”.

La signora Rita con la targa commemorativa nel Torneo dedicato a Riccardo, Roma 2010

Discorsi di elogio al suo spirito generoso e colto sono stati tenuti da Sebastiano Di Paolo e Lucia Correale, rispettivamente Presidente 2002-2011 e Presidente della FIGS dal marzo 2011 al 2014.
Chiudiamo con le parole di Alfredo Gargano, suo grande amico ed estimatore, che afferma: “Oggi noi appassionati del gioco dello scopone ricordiamo Riccardo di Giulio Cesare come giocatore e animatore delle nostre Associazioni; non abbiamo parlato dell’uomo, perché di Lui si sono già spese tante belle parole e versate tante lacrime. Di Lui ci resta un malinconico rimpianto ed un ricordo che ingigantisce col tempo, senza mai impallidire”.


Testo tratto dal libro La Storia dello Scopone. Leggende e realtà stampato a dicembre 2013.

Riccardo Di Giulio Cesare con Sebastiano Di Paolo, Napoli 2007